STORYTELLING

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Pallas Manu Wandering


Il Gatto di Pallas si è adattato a vivere come in passato in un habitat ostile e tu che l’hai causato?

La Mamma e Manu
E’ nato Manu

E’ nato Manu, è lui il gatto che vedete e qui iniziano la sua e la mia storia: io sono la Otocolobus mamma. Il fattore emotivo che concorre a generare interesse sulle nostre vicende risiede nella sequenza del concepimento. Ho tre gravidanze ogni anno , dai tre ai cinque cuccioli per volta e la metà non supera il periodo giovanile. Sono al primo dei due mesi e mezzo di gestazione ed è iniziata da poco la tempesta ormonale, fenomeno che stavo aspettando. Ho iniziato a chiamare per nome il mio unico cucciolo subito dopo l’accoppiamento nonostante sapessi che non poteva sentirmi. Lo sento muoversi, si stanno creando le basi dello sviluppo comportamentale … è giunto il tanto atteso momento della prova di collegamento



La Mamma e Manu
MAMMA E CUCCIOLO STRINGONO IL LEGAME

Sì ha le vibrisse colorate, darò alla luce l’ Otocolobus capostipite dei Traghettatori. Sono emozionata, è in corso la selezione adattiva di Manu alla sopravvivenza nell’ambiente che il suo cervello, in contatto con il mio in parte già conosce. Alla settima settimana di gestazione sono in movimento alla ricerca del posto più consono dove partorire. All’imbrunire sto attraversando una fitta foresta nel silenzio di quel tempo sospeso che precede i suoni della notte. Mi blocco, non mi sembra vero, eppure ho sentito un verso sordo …, sì è proprio di Manu, comunichiamo ed è proprio lui, il Traghettatore. Sono eccitata, ahimè ho abbassato la guardia e non mi sono accorta dell’arrivo del predatore .


" Manu.I Selvatici conquisteranno il mondo.. "

Manu: Autore,Protagonista e  Titolare  del Libro

La Mamma
Non posso perdermi d’animo, devo reagire all’attacco della paura

La foresta non è il mio elemento, scarseggiano i rifugi sicuri rappresentati dalle tane abbandonate. La distesa di massi erratici dove sono diretta è lontana e sono certa di non riuscire a raggiungerla sana e salva.

Noi Pallas non siamo fatti per correre e non per la folta pelliccia, che non pesa, ma per le zampe corte. La volpe sembra gustare l’attesa, non ha fretta, è certa di uccidere la palla di pelo, infatti, sugli spazi aperti tutte le battute di caccia sono andate a buon fine.